Riflessioni sull’utilizzo del linguaggio fotografico nella ricerca urbanistica

Tra ricerca sul territorio e fotografia si è stabilita, sin dalla nascita di quest’ultima, una mutua collaborazione: il territorio ha trovato nel linguaggio fotografico il modo più diretto per raccontarsi, e, contemporaneamente, la fotografia ha acquisito una propria dignità estetica tramite le rappresentazioni di paesaggi e architetture.

La prospettiva della ricerca territoriale, inoltre – così come quella storiografica e sociologica – sottrae la fotografia a quella dimensione di autonomia con cui è stata spesso osservata, restituendole un carattere di descrizione densa che Geerz assegna al termine.

Ciò nonostante, le rappresentazioni fotografiche nelle indagini territoriali, hanno assunto – e spesso continuano ad assumere – un semplice ruolo di supporto, quale strumento oggettivo di catalogazione del presente e di archiviazione del passato.

Al contrario, la fotografia sottolinea, distingue, critica, interpreta, assume il ruolo di testimonianza non solo del mondo visibile, ma anche delle pratiche, dei vissuti, strumento per la conoscenza dell’altro e dell’altrove, per configurare ipotesi per ricostruire la «visione spaziale che l’attore sociale ha del suo territorio, del suo frammento lavorativo, del suo parziale geografico, del suo riorganizzare l’immagine della città» .

Dalla impostazione neutra e rigorosa degli Alinari che «videro e catalogarono per tutti […] filtrando nelle strutture percettive di generazioni di Italiani, nendo per sostituirsi nella loro cultura agli stessi oggetti della visione», si approda a una libertà espressiva e ad una molteplicità di sguardi, che costituiscono differenti interpretazioni: ecco, allora, che il testo che descrive il paesaggio, ne diventa contemporaneamente una sua enunciazione.

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Fonte: Cerqua A., Trusiani E. “Riflessioni sull’utilizzo del linguaggio fotografico nella ricerca urbanistica“, in Faeta F., Fragapane G., “Forme e modelli. La fotografia come modo di conoscenza” – Atti del convegno SISF – Società Italiana di Fotografia. Fotografie: “Sorrento” di Alessia Cerqua.

 

 

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